1. Recensione Assassin's Creed IV

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    No, ma che avete capito. Qui non si parla di Pirate Bay o torrent baubau, ma piuttosto di Long Bay e dintorni di Nassau, in quel di Assassin's Creed IV: Black Flag. La longa manus degli Assassini è arrivata pure nei Caraibi, come da puntuale rapporto old-gen e current-gen vergato da consolara mano. Per ovvie ragioni, eviterò di approfondire ulteriormente l'argomento Caraibi dopo che l'ha fatto il suo vate Ualone nella propria, bipartita, recensione. Azzarderò, però, aggiungere qualche considerazione su una versione dell'ultimo AC, quella PC, che da tanto volevamo vedere così.

    Questi sono i pirati che ci piace vedere su PC!

    Sarà un caso, ma in coincidenza dell'arrivo di PS4 e Xbox One, anche la versione PC issa le vele e prende finalmente il largo, scaricando le zavorre consolare di vecchia generazione che finora l'ancoravano al passato in termini grafici e di frame rate. E allora fate garrire al vento del futuro i vostri televisori 4K, gonfiati d'orgoglio grafico a 3840x2160! Ah, non li avete ancora? Beh, nemmeno io. Ma sappiate che Black Flag supporta nativamente anche loro, possenti schermi da 65 pollici e oltre, malgrado l'imponente spettacolo visivo necessiti ancora di qualche ottimizzazione software per rappresentare anche in movimento la nuova frontiera definitiva.
    Per quanto mi riguarda, mi sono (video)giocoforza dovuto accontentare di navigare al largo delle care vecchie nuove frontiere americane di Black Flag a bordo della mia carretta del mare - un i5 3570K con 8 GB di RAM e GeForce GTX 660 - più che sufficiente comunque per sfrecciare a testa alta tra testuggini e caretta, orche e squali, balene e baleniere, a 1920x1080 in 1080p. Certo, ci sono dei compromessi da accettare, tipo non pretendere un frame rate ancorato a 60 fps fissi. Ma questi sono sempre bei problemi da risolvere, quando non dipendono da un engine sottodimensionato e mal ottimizzato come in passato, ma da un motore grafico sovralimentato ma ampiamente scalabile come quello del futuro: un AnvilNext che, oltre alle innumerevoli tecno-feature già implementate su console, finalmente spinge pure i nostri PC a tutta forza, cavalcando i cavalloni tecnologici più imponenti e terrificanti anche nel nome. Horizon-Based Ambient Occlusion (HBAO+), Percentage Closer Soft Shadows (PCSS), Temporal Anti-Aliasing (TXAA), Tessellated GodRays (niente acronimo, se Dio vuole): tutta tecno-roba hardcore che incute un timore quasi mistico, ma che spiega perché un PC moderno a vele spiegate sembri un veliero trealberi rispetto alle leggere fregate (per) consolari. E allora proviamo velocemente a spiegarle, queste vele tecnologiche supplementari a disposizione dei PC.

    Funi e gomene mettono a dura prova i filtri anti-aliasing del gioco.

    Senza farla ...

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    Last Post by gametecno il 11 Jan. 2014
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